Il frutteto inusuale

Lo abbiamo chiamato così perché costituito da alberi da frutto che solitamente non sono coltivati a frutteto. Danno i “frutti golosi” nelle nostre cascine come melograni, azzeruoli e more.

Nel 2021 abbiamo iniziato i lavori per la realizzazione del Frutteto Inusuale al Bosco dei 100 Passi di San Vito di Gaggiano, bene confiscato al narcotrafficante Salvatore Di Marco e dal giugno 2016 gestito dalla Contina – Cooperativa Sociale in convenzione con il Comune di Gaggiano, assieme a Libera Associazioni, nomi e numero contro le mafie e al DESRDistretto di Economia Solidale Rurale Parco Agricolo Sud Milano.


Lo abbiamo chiamato “Frutteto Inusuale”, perché costituito da alberi da frutto che solitamente non sono coltivati a frutteto, ma rappresentano gli alberi da frutto in pianta singola che danno i “frutti golosi” nelle nostre cascine: abbiamo finora piantato circa 300 piante tra fichi, cachi, melograni, noccioli, azzeruoli.

A fare da contorno alla forma di foglia di quercia farnia in cui è stato pensato, abbiamo piantato 370 alberelli di more. Con 30 piantine tra mirtilli e ribes abbiamo delimitato lo spazio del futuro fragoleto.

L’inizio della realizzazione del Frutteto Inusuale è stato finanziato dalla Fondazione Comunitaria del Ticino Olona Onlus con il progetto “L’avvio del frutteto inusuale del “Bosco dei 100 passi” di Gaggiano: produrre da un bene confiscato ai narcotrafficanti per ridare futuro a chi ne è stato
vittima
”, presentato dalla Contina – Cooperativa Sociale all’interno del Bando 2016/1 Sostegno alla fragilità dell’estate 2016.

Nel corso del 2022 il frutteto verrà completato con la messa a dimora di altre centinaia di piante con il Progetto 100 passi finanziato da Fondazione Cariplo.

Consulenti del Progetto:

Agronomo Dr. Giovanni Molina e Perito Agrario Sig. Mauro Anelli.