Nasce a Canicattì nel 1952 e si laurea in Giurisprudenza all’Università di Palermo nel 1975. Dopo una breve esperienza lavorativa presso il Tribunale di Caltanissetta, Livatino ottiene l’incarico di sostituto procuratore al Tribunale di Agrigento, dove, dal 29 settembre 1979 al 20 agosto 1989, si occupa di indagini relative a fenomeni di corruzione di stampo mafioso.
Dal 21 agosto 1989 al 21 settembre 1990 Rosario Livatino lavora presso il Tribunale di Agrigento come giudice a latere e della speciale sezione misure di prevenzione.
Indaga sulle cooperative giovanili di Porto Empedocle, crocevia di interessi politico mafiosi, e su di un giro di false fatture che fruttano decine di miliardi di fondi neri ad alcuni dei maggiori gruppi imprenditoriali catanesi.
Nei primi anni 80, nell’ambito delle inchieste sul nosocomio di Agrigento, evidenzia i legami fra le famiglie mafiose e il potere politico locale perseguendo la cosca dei fratelli Ribisi di Palma di Montechiaro.
Livatino impara a destreggiarsi nello studio dei documenti contabili e bancari seguendo quella che, complice anche l’assenza di segreto bancario, sarà una delle vie migliori per la scoperta dei rapporti tra gruppi imprenditoriali e famiglie della Stidda (la mafia agrigentina)
Per questo motivo la Stidda decide di eliminarlo, temendo che il suo operato potesse disturbare le proprie attività illecite. L’assassinio avviene, sulla statale Agrigento-Caltanissetta, il 21 settembre 1990, giorno in cui il Tribunale deve decidere le misure di prevenzione da adottare nei confronti dei boss di Palma di Montechiaro. L’auto di Livatino, che per scelta personale preferiva viaggiare senza scorta, viene speronata da una Fiat Uno e affiancata da una moto; il giudice cerca di fuggire una volta che l’auto viene bloccata contro il guardrail ma viene freddato dai colpi dei killer che lo inseguono. Livatino, il giudice ragazzino, aveva 38 anni.
Gli autori del delitto vengono condannati all’ergastolo dalla Corte di Assise di Appello di Caltanissetta nel 1999 anche grazie alla collaborazione di Pietro Nava, testimone oculare dell’omicidio. che si trovava in Sicilia per lavoro.
Per la sua fede, nel 2011 venne avviato il processo di beatificazione di Rosario Livatino, concluso da Papa Francesco nel 2021.
Filmografia
Il giudice ragazzino 1993
Il giovane giudice 2020
Rosario Livatino: il ragazzo con la toga 2017
Picciotti, che cosa vi ho fatto 2021
Bibliografia
Roberto Mistretta “Rosario Livatino. L’uomo, il giudice, il credente” Edizioni Paoline
Marco Pappalardo “Non chiamatelo ragazzino” Edizioni Paoline
Pietro Nava “Io sono nessuno” Rizzoli
Nando dalla Chiesa “ Il giudice ragazzino” Einaudi
Canzoni
Artisti riuniti di Canicattì e Agrigento Solamente amore