Paolo Borsellino
Dopo l’omicidio di Falcone dedica gli ultimi giorni della sua vita alle indagini sulla sua morte.
Nemmeno un mese dopo, il 19 luglio, viene ucciso sotto casa della madre in via D’Amelio. Con lui muoiono anche 5 agenti della scorta.
Dopo l’omicidio di Falcone dedica gli ultimi giorni della sua vita alle indagini sulla sua morte.
Nemmeno un mese dopo, il 19 luglio, viene ucciso sotto casa della madre in via D’Amelio. Con lui muoiono anche 5 agenti della scorta.
Solitamente veniva assegnato alla scorta di padre Bartolomeo Sorge, ma la mattina del 19 luglio 1992 venne richiamato dalle ferie per sopperire alla carenza di organico nella scorta del giudice Paolo Borsellino. Perse la vita quello stesso giorno in via D’Amelio, insieme al giudice e ai colleghi della scorta.
Fu un agente della Polizia di Stato, membro della scorta di Paolo Borsellino. Il giorno della strage di via D’Amelio non doveva essere in servizio ma decide di prendere il posto del suo collega, appena tornato da Trieste, per farlo riposare.
Morì insieme al giudice Borsellino e ai suoi colleghi della scorta Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi e Claudio Traina nella strage di via D’Amelio; aveva 22 anni ed era il più giovane della squadra
Emanuela Loi è stata un’agente della Polizia di Stato italiana, morta nella Strage di via D’Amelio; fu la prima agente donna della Polizia di Stato a restare uccisa in servizio.
Perse la vita il 19 luglio 1992 in via D’Amelio, insieme al giudice Borsellino e ai suoi colleghi della scorta. Quando morì, era sposato e lasciò orfano un figlio di soli 11 mesi.
Claudio ottenne la Medaglia d’oro al valore civile.
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